Produzioni

La Fame / La Peste

di Salvo Licata

regia Luca D’Angelo
scene Rudy Laurinavicius
costumi Luca D’Angelo
luci Davide Riili
musiche di Costanza Licata eseguite da Irene Maria Salerno con Stefania Blandeburgo, Gino Carista, Costanza Licata, Salvo Piparo, Mario Pupella
produzione Teatro Biondo Palermo

«La Fame e La Peste costituiscono un dittico di opere teatrali nate dal genio di Salvo Licata. Anche se apparentemente diverse nella loro scrittura lessicale e drammaturgica, si rivelano complementari, passando dalla farsa alla tragedia, inscrivendosi in un tempo indecifrato che assomiglia però alla cruda contemporaneità. La Fame è una farsa esilarante, interpretata da cinque attori e una musicista e ambientata in un fantomatico “Studio di scultura”, dove due ambigui personaggi, Ciociò e Prurè, travestiti da artisti, escogitano vari espedienti per assicurarsi la sopravvivenza quotidiana. I due, che con l’inaspettato arrivo di una zia sperano di poter cambiare la propria vita, sembrano sopportarsi per una spontanea inclinazione, dettata da un arido ma stimolante vissuto dialettico; si confrontano secondo un naturale sposalizio, generato dai loro stessi parossismi che raggiungono vertici comico-drammatici. La Peste, scritta in forma di oratorio, si può considerare la concretizzazione della Fame: il male assoluto, un sogno che ha le connotazioni di un incubo, dove il vernacolo si fonde con la lingua italiana e latina, scandagliate dal ritmo del verso in un unicum indissolubile. Si può affermare che La Peste sia una sorta di prequel di un successivo testo di Licata, La città azolo. Gli stessi attori de La Fame delineano questo mondo onirico, nel quale i personaggi si trovano persi in un vuoto indecifrabile, dove per attestare la propria identità intrattengono aridi rapporti di puro formalismo, che sfociano alle volte in una tirannia dialettica nella quale, abbandonati al gusto della reiterazione e dell’inganno lessicale, lo sfruttato rinsalda, forse con inconsapevole masochismo, l’identità dello sfruttatore, in un cupio dissolvi che trova quiete solo in quei buchi spazio-temporali che Salvo Licata sa creare con intensa sagacia».

13
gen
turno R1
mer
ore 21:00

Spettacolo
Sold OUT

14
gen
turno R2
gio
ore 21:00

Spettacolo
Sold OUT

15
gen
turno R3
ven
ore 17:30

Spettacolo
Sold OUT

16
gen
turno R4
sab
ore 17:30

Spettacolo
Sold OUT

17
gen
turno R5
dom
ore 21:00

Spettacolo
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