Quello che non ho è un affresco teatrale che, utilizzando la forma del teatro canzone, cerca di interrogarsi sulla nostra epoca, in precario equilibrio tra ansia del presente e speranza nel futuro. Ispirazione principale di questo percorso sono le canzoni di Fabrizio De Andrè, che incrociano un tessuto narrativo fatto di storie emblematiche, quasi parabole del presente, che raccontano (anche in forma satirica) nuove utopie, inciampi grotteschi e civile indignazione. Storie di sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, di esclusione, di ribellione, di guerra, di illegalità, rilette con un filtro grottesco, ghignante e aristofanesco.
Le canzoni di De Andrè (in particolare del concept album Le nuvole), incrociano le visioni lucide e beffarde di Pier Paolo Pasolini, apocalittiche, visionarie profezie (contenute nel poema filmico La rabbia), che raccontano di una “nuova orrenda preistoria” che sta minando la società contemporanea.