sala grande
dal 6 al 16 gennaio 2022
  vai al calendario

La concessione del telefono

prima nazionale

dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri edito da Sellerio

testo teatrale di Andrea Camilleri – Giuseppe Dipasquale

regia Giuseppe Dipasquale

interpreti e personaggi

Alessio Vassallo Filippo Genuardi (Pippo)

Mimmo Mignemi Calogero Longhitano (Don Lollò)

Carlotta Proietti Gaetanina Schillirò (Taninè)

Paolo La Bruna Emanuele Schillirò (Don Nenè)

Cocò Gulotta Arrigo Monterchi

Ginevra Pisani Calogera Lo Re (Lillina)

Cesare Biondolillo Corrado Parrinello

Alfonso Postiglione Vittorio Marascianno

Alessandro Romano Ignazio Caltabiano, Agostino Pulitanò, Giacomo La Ferlita

Franz Cantalupo Gesualdo Lanza (Turò), Rinaldo Rusotto, Don Cosimo Pirrotta, Dottor Zingarella, Filippo Mancuso, Giacomo Giliberto, Mariano Giacalone

Alessandro Pennacchio Paolantonio Licalzi, Gegè

la voce registrata di Sasà La Ferlita è di Sebastiano Tringali

scene Antonio Fiorentino

costumi Dora Argento

musiche Germano Mazzocchetti

direttore di scena Sergio Beghi

aiuto regia Angelo Grasso

assistente volontaria alla regia Giorgia Conigliaro

coordinatore dei servizi tecnici Giuseppe Baiamonte | primo macchinista Mario Ignoff | macchinista Francesco La Manna | elettricista Mario Schillaci | capo reparto fonica Giuseppe Alterno | capo sarta Erina Agnello | sarta Caterina Ingrassia | amministratore di compagnia Andrea Sofia

produzione Teatro Biondo Palermo

Si ringrazia il Fondo Andrea Camilleri per la concessione del documento originale da cui ha origine la storia

 

Foto: Rosellina Garbo


Il regista Dipasquale firma una nuova edizione del fortunato adattamento teatrale dell’opera di Camilleri. Una commedia degli equivoci dai risvolti surreali, ambientata sul finire dell’Ottocento a Vigàta, il paese immaginario in cui lo scrittore agrigentino ha ambientato tutti i suoi romanzi, fino alle avventure del commissario Montalbano. La semplice richiesta di attivazione di una linea telefonica, avanzata dal signor Genuardi, innesca una catena di equivoci e imbrogli che diventa metafora di una condizione esistenziale.

La concessione del telefono è, tra i romanzi di Camilleri, uno dei più divertenti, una sorta di commedia degli equivoci ambientata in una terra, la Sicilia, che è metafora di un modo di essere e di ragionare, arcaica e moderna nello stesso tempo, comica e tragica, logica e paradossale.

Cosa indica la ridicola e allo stesso tempo legittima pretesa di un personaggio come Pippo Genuardi, che vuole ottenere una linea telefonica per potersi meglio organizzare con la sua amante?

È la metafora di un crudele gioco dell’inutilità umana e sociale o la pessimistica ipotesi di un atavico immobilismo del processo storico di evoluzione dell’individuo e della società?

Camilleri sembra non voler dare risposte, ma allo stesso tempo, con gli strumenti ingegnosi della lingua e del gioco letterario e teatrale, ci pone dinanzi a situazioni paradossali che smascherano le ipocrisie, i pregiudizi e la cattiva coscienza di una comunità molto simile a quella in cui viviamo.

  • gen
    6
    gio
    ore 21:00
  • gen
    7
    ven
    turno PRIME ore 21:00
  • gen
    8
    sab
    turno S1 ore 21:00
  • gen
    9
    dom
    turno D1 ore 17:30
  • gen
    11
    mar
    turno Ser.M ore 21:00
  • gen
    12
    mer
    turno ME ore 17:30
  • gen
    13
    gio
    turno Pom.G ore 17:30
  • gen
    14
    ven
    turno V2 ore 17:30
  • gen
    15
    sab
    turno S2 ore 19:00
  • gen
    16
    dom
    turno D2 ore 17:30
Iscriviti alla
newsletter!
iscriviti