dal 12 al 23 e dal 27 al 30 dicembre 2018

Il pinguino senza frac

Il pinguino Limpo nasce in una famiglia poverissima, che non possiede l’ombra di un soldo. Madre e Padre lo accolgono con somma felicità, dandosi un mucchio di arie, pavoneggiandosi per quel cucciolo dalla fronte d’artista, gli occhi con i riflessi blu e viola, la voce che sembra musica. Limpo cresce e dimostra di essere un pinguino educatissimo, umile, rispettoso, che parla in modo forbito, ossequioso nei confronti del babbo e della mamma.

Quando, emozionato, si appresta ad andare per la prima volta a scuola, chiede ai genitori di poter indossare anche lui il frac, proprio come tutti gli altri pinguini. La mamma e il babbo, però, imbarazzati e tristi, gli dicono che lui non può indossare il frac, perché lui il frac non ce l’ha, e che dovrà accontentarsi della sua camicia bianca.

Indossare il frac, simbolo di una condizione sociale agiata, a cui tendere per non essere più derisi e sbeffeggiati, diventa per Limpo una questione di vita o di morte. Tutti i pinguini-ragazzi lo additano, non vogliono giocare con lui, lo emarginano. Il giovane pinguino è depresso e infelice. Capisce di avere un’unica possibilità: lasciare la sua casa e partire alla ricerca di un lavoro per guadagnare dei soldi e potersi permettere un frac.

Quando chiede educatamente il permesso ai genitori, spiegandogli le sue motivazioni, l’autore ci regala un dialogo indimenticabile, pieno di amara ironia, di puntini di sospensione, di frasi lasciate a metà, di imbarazzanti silenzi e contraddizioni. Come possono, una mamma e un papà, acconsentire a una richiesta del genere? Separarsi dal proprio figlio… Farlo partire senza un soldo, solo, giovanissimo? E i pericoli? Gli orsi? I trichechi? I gabbiani col rostro?

Qual è la cosa giusta da fare? «Beh… Sì. Fallo». 

E così inizia il viaggio di Limpo nel mondo!

Il pinguino senza frac è uno spettacolo per bambini che ha in sé i canoni di un grande classico, perché ci ricorda che gli esseri viventi hanno tutti pari dignità, pari diritti, pari possibilità. Ci insegna che solo conoscendo l’altro si può sperare di comprenderlo e accoglierlo, che la diversità è ricchezza e che di fronte alla sofferenza e alla morte siamo davvero tutti uguali… dunque, che senso ha farsi la guerra?

Biglietto euro 5

Pinguino_Falcone_Massaro_Ajelli

Pinguino_Ajelli

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Autore : di Silvio D’Arzo

adattamento teatrale di Silvia Ajelli
con Silvia Ajelli, Aurora Falcone, Pietro Massaro
musiche e suoni eseguiti dal vivo da Dario Sulis
produzione Teatro Biondo Palermo
Spettacolo tratto dal romanzo di Silvio D’Arzo Il pinguino senza frac (Corsiero Editore)
con le illustrazioni di Sonia Maria Luce Possentini

 

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