Autore : di Alberto Nicolino
C’era una volta, a metà ’800 nel quartiere Borgo di Palermo, il figlio di un modesto marinaio che riuscì a diventare medico. Con un piccolo calesse correva di strada in strada per visitare i suoi pazienti. E, tra una visita e l’altra, appena poteva, tirava fuori carta e penna e scriveva.
Si chiamava Giuseppe Pitrè. La sua passione erano le tradizioni popolari: le raccoglieva, le organizzava e le studiava. Nell’arco di una vita, riuscì a organizzare una biblioteca ineguagliabile.
Lo spettacolo narra storie appassionanti e sconosciute ai più: la vita di un intellettuale sempre a stretto contatto col proprio tempo e col suo “popolo”, ma anche le fiabe, le tradizioni, i canti e il modo in cui Pitrè li raccolse.
Nicolino ha deciso di narrare la storia di Pitrè per tirarlo fuori dalle polverose biblioteche e fargli prendere un po’ d’aria, per tornare ad attingere, in modo nuovo, ad un patrimonio unico.
Parti del testo sono state elaborate nel corso di un workshop realizzato dal “Centro Fiaba e Narrazioni”, al quale hanno partecipato Pietro Giammellaro, Enza Piparo, Caterina Spina, Francesca Tesoriere, Luciana Zarini.
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Autore : di Alberto Nicolino
con Alberto Nicolino e Matilde Politi
scene e costumi Giuliana Di Gregorio
luci Claudia Borgia
produzione Teatro Biondo Palermo
dai 15 ai 17 anni (scuole medie superiori)