Extra moenia è una locuzione latina che significa “fuori dalle mura della città”. Vuole indicare un evento o un’attività svolti fuori dalla sede appropriata, fuori dalla propria residenza.
Lo spettacolo racconta i momenti di una giornata qualunque in cui una comunità si sveglia, si prepara ed esce di casa per affrontare il mondo. Dalla sveglia mattutina, in un crescendo animato di suoni, parole e gesti, due innamorati, una puttana, una famiglia di testimoni di Geova, una maestra, due calciatori, un capostazione, la titolare di una boutique, due sorelle e un ex soldato nostalgico della guerra si ritrovano per strada, fuori dalle mura di casa, a vivere insieme le connessioni della vita. Prima per strada, poi in un treno, in una stazione, in una piazza, in una chiesa, al bar, poi di nuovo per strada, al freddo, al caldo, dentro un locale in cui un attentato semina il panico fino ad arrivare al mare in un naufragio collettivo. Alla fine della giornata questa comunità si ritrova immersa in un mare di plastica, dove, dolcemente, si lascia andare alla deriva.
Le relazioni, gli incontri, gli scontri, il lavoro, le frustrazioni, la competizione, le vittorie e i fallimenti sono alcuni dei tasselli che formano il frenetico mosaico delle giornate di questa comunità. Il percorso mostrato è un modo per liberarsi dalla maschera sociale e dall’abito che ci obbligano a ricoprire un ruolo fuori dalle mura domestiche. Danzare… danzare… per liberarsi di ogni fardello in un rituale condiviso, liberatorio e potente.
Extra moenia rappresenta un teatro gestuale e allegorico, che supera i generi e gli schemi convenzionali, un teatro in cui l’uno sorregge l’altra e viceversa, dove danzare… danzare… è l’unica maniera per non essere perduti.