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04 ottobre 2017
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Lingua di cane

di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx

drammaturgia: Sabrina Petyx
regia: Giuseppe Cutino
con: Franz Cantalupo, Sara D’Angelo, Elisa Di Dio, Noa Di Venti, Mauro Lamantia, Rocco Rizzo
da un’idea di: Mario Incudine e Franz Cantalupo
scena e costumi: Daniela Cernigliaro
movimenti di scena: Mariagrazia Finocchiaro 
disegno luci: Marcello D’Agostino
coordinamento progetto: Filippa Ilardo
musiche: Sergio Beercock, Francesca Incudine, Mario Incudine, Henry Purcell, Max Ricther
foto di scena: Daniele Puglisi e Totò Clemenza
assistente scene e costumi: Luca Manuli
assistente regia: Simona Sciarabba
organizzazione generale: Angelo Di Dio
produzione: L’Arpa- Compagnia Residente Teatro Garibaldi Di Enna, in collaborazione con M’Arte movimenti d’arte Palermo

 

Lingua di cane è la lingua di chi non ha voce per parlare, di chi ansima, di chi elemosina un pezzo di pane, di chi non merita rispetto, di chi non ha diritto a una vita e a una morte da uomo, come se uomo non lo fosse mai stato. Lingua di cane è, in realtà, un pesce di mare della famiglia Pleuronectidae, una sogliola, che vive adagiata sui fondali sabbiosi, piatta come una lingua di cane che sta lì, invisibile, con le sue braccia aperte, come uno di quei tanti morti che, in quello stesso fondale, invisibili lo sono sempre stati e che, forse, sono nati per essere invisibili, per attraversare una vita come si attraversa un deserto, senza speranze, senza possibilità. Di questi viaggi senza un approdo, di questi desideri, di queste speranze, che non sono diverse da quelle di ciascuno di noi, vogliamo parlare. Noi, che questi viaggi e queste morti le abbiamo conosciute, provate, che le abbiamo incise nel nostro albero genealogico, che abbiamo una storia fatta di croci da onorare, in Belgio, in America, in Australia, in Africa e persino in Italia. Lingua di cane attraversa, sogni, storie, paure, amicizie, inimicizie, addii, tradimenti e speranze, dando voce a storie semplici e pensieri che non è difficile pensare me doloroso ammettere, perché non sempre la verità è scontata, non sempre la verità è una sola e semplice da raccontare, perché non sempre la verità c'è e a volte è così brutta da non volerla guardare.

Costo biglietti Intero: € 10 Ridotto: € 8

  • ott
    4
    mer
    ore 21:00
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