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di e con Rosario Lisma
illustrazioni Gregorio Giannotta
costumi Daniela De Blasio
luci Matteo Selis
aiuto regia Alessia Donadio
produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse
si ringrazia Comasia Palazzo per i movimenti coreografici
durata 60 minuti senza intervallo
Giusto è un monologo scritto nel 2020, in piena pandemia. È la storia surreale, buffa e dolente di una “diversità” nel mondo contemporaneo. Ma è anche un invito a superare le certezze che ci proteggono e i limiti che da soli ci siamo dati. Giusto è un impiegato intelligente, mite e fin troppo educato in un mondo grottesco di spietato cinismo. I suoi colleghi d’ufficio, all’Inps di Milano, sono un microcosmo di ridicole creature animali, un ambiente nel quale lui, nato su uno scoglio in mezzo al mare, si sente straniero e solo. Abita in un appartamento in condivisione con una che non c’è mai e con Salvatore, un calabrone enorme che passa il tempo dipingendo finestre sulle pareti, per poi provare a passarci attraverso. Giusto ha un solo grande impossibile sogno: baciare Sofia Gigliola, detta la Balena, la figlia bella e grassa del suo potentissimo capo. Ci riuscirà? Ad accompagnarlo sul palco, i personaggi che popolano il suo mondo surreale, evocati attraverso le illustrazioni suggestive di Gregorio Giannotta, artista ironico e poetico.
«Giusto – spiega Rosario Lisma – parla di noi, della nostra società contemporanea arrabbiata e individualista. Dopo questa tragedia sanitaria ed economica, vedo meno solidarietà e comprensione in giro, più avidità e narcisismo. Per fortuna c’è l’arte del teatro e l’ironia, che mi sorreggono per poterlo dire».