vai al calendario
di Edmond Rostand
adattamento e regia Arturo Cirillo
personaggi e interpreti
Cyrano de Bergerac Arturo Cirillo
Rossana Valentina Picello
Cristiano Giacomo Vigentini
De Guiche Francesco Petruzzelli
Raguenau Rosario Giglio
Governante Giulia Trippetta
Ligniere Giulia Trippetta
Montfleury Rosario Giglio
Cadetto 1 Giulia Trippetta
Cadetto 2 Valentina Picello
Cappuccino Rosario Giglio
Assassini Giacomo Vigentini, Francesco Petruzzelli
Portiere Rosario Giglio
Primo Cavaliere Giacomo Vigentini
Secondo Cavaliere Francesco Petruzzelli
Distributrice Valentina Picello
Dame Valentina Picello, Giulia Trippetta, Rosario Giglio, Giacomo Vigentini
Pasticcieri Giulia Trippetta, Valentina Picello, Giacomo Vigentini, Francesco Petruzzelli
scene Dario Gessati
costumi Gianluca Falaschi
luci Paolo Manti
musica originale e rielaborazioni Federico Odling
costumista collaboratrice Nika Campisi
assistente alla regia Mario Scandale
assistente alle scene Eleonora Ticca
produzione MARCHE TEATRO / Teatro di Napoli – Teatro Nazionale / Teatro Nazionale di Genova / Emilia Romagna Teatro – ERT Teatro Nazionale
Nasce da un ricordo d’infanzia di Arturo Cirillo, un musical visto a Napoli nell’allora esistente Teatro Politeama, la prima idea per questo spettacolo, che si ispira alla celebre storia dello spadaccino-poeta narrata da Rostand e a sua volta ispirata a un personaggio storicamente vissuto coevo di Molière.
«Riandare con la memoria a quella esperienza di giovane spettatore – spiega Cirillo – vuol dire per me risentire forte come allora l’attrazione per il teatro, la commozione per una storia d’amore impossibile e quindi fallimentare, ma non per questo meno presente, grazie proprio alla finzione della scena. Lo spettacolo che porto in scena non è ovviamente la riproposizione di quel musical (con le musiche di Domenico Modugno) ma una rivisitazione della vicenda di Cyrano de Bergerac che accentua più il lato poetico e visionario e meno quello di uomo di spada ed eroe della retorica, con alcune rielaborazioni di quelle musiche, ma anche di altre, da Èdith Piaf a Fiorenzo Carpi. Un teatro-canzone, o un modo per raccontare comunque la famosa e triste vicenda d’amore tra Cyrano, Rossana e Cristiano attraverso non solo le parole ma anche le note, che a volte fanno ancora di più smuovere i cuori. Ciò mi riporta a quella vocazione teatrale che è nata anche grazie al dramma musicale di un uomo che si considerava brutto e non degno d’essere amato. Un uomo, o un personaggio, in fondo salvato dal teatro, ora che lo stesso teatro ha più che mai bisogno di essere salvato».