uno spettacolo di Victoria Thierrée Chaplin
con Aurelia Thierrée
e Jaime Martinez
scenografia e costumi Victoria Thierrée Chaplin
coreografia Armando Santin, Victoria Thierrée Chaplin
disegno luci Fiammetta Baldiserri, Nasser Hammadi
operatore luci Nick Burge
sound design Dom Bouffard
fonico Christian Leemans
macchinista Thomas Dobruszkes
costumi e attrezzeria Monika Schwarzl
direttore tecnico Gerd Walter
tour manager Virginia Forlani
produzione Change Performing Arts Milano
con Théâtre les Célestins Lyon / Théâtrarouge Genève
Bells and Spells
In un atto unico ideato dalla mamma Victoria Thierrée Chaplin, Aurélia interpreta un’inguaribile e abile cleptomane, si ritrova improvvisamente in balia degli oggetti di cui cerca di impadronirsi. Lo spettacolo è un travolgente susseguirsi di scenari, meccanismi improbabili, strani incontri, carillon impazziti e molte altre sorprese in un continuo e imprevedibile gioco teatrale.
Un ritmo incalzante ci trasporta in una successione di scene di “vita reale” nelle quali Aurélia fa suoi oggetti che non le appartengono, accompagnando lo spettatore dentro a quadri nella cui cornice onirica tutto si trasforma e diventa possibile. In scena, leggiadra ed eterea, Aurélia ci apre le porte della sua immaginazione venata di inquietudine e poesia.
Con il danzatore Jaime Martinez, l’artista poliedrica si ritrova manipolata e influenzata dagli oggetti che lei stessa ruba, oggetti appartenenti ad un mondo che è tutto nella sua testa. Sedie e tavoli scivolano via, muri dai quali magicamente appaiono personaggi surreali, dipinti che prendono vita, oggetti comuni che si trasformano in strambi animali di velluto, un bosco di attaccapanni che si trasforma, sotto gli occhi stupefatti degli spettatori, in un drago cavalcato da una giovane fanciulla. Lo strano si unisce al meraviglioso in una serie di visioni che fanno sorridere e sognare.